giovedì 11 febbraio 2010

Ciao Ballero, ci mancherai.

Scrivere di sport, e di corse in bicicletta in particolare, è il mio lavoro. Da un pò di tempo coltivavo però l'idea di creare un blog tutto mio dedicato a ciclismo e dintorni, ove esprimere nella libertà più assoluta la passione per lo sport più affascinante del mondo e per tutto ciò che ci gira attorno.

Dispiace, dispiace enormemente doverlo inaugurare disperandomi per la prematura e tragica morte del commissario tecnico della nazionale italiana Franco Ballerini, scomparso durante la mattinata di domenica 7 Febbraio nel corso di un rally a Larciano, nel pistoiese, al quale prendeva parte nelle vesti di navigatore al fianco del pilota Alessandro Ciardi. "Ballero", come tutti gli appassionati con affetto lo chiamavano, è stato un corridore dall'innato carisma e dalle grandi qualità tattiche, amato da tutti per la sua onestà e per la generosità che ne facevano uno dei ciclisti più amati dal gruppo. Passista potente, ha costruito la sua piccola leggenda sul pavé del Nord, partecipando a 13 edizioni della Parigi-Roubaix che vinse in due occasioni ('95 e '98). Nel 2001, anno della sua ultima esibizione, gli fu tributata un'incredibile ovazione nonostante fosse entrato al velodromo oltre la trentesima posizione. Resterà per sempre nella memoria la scritta "merci Roubaix" sulla canottiera sotto alla maglia da gara, simbolo di una passione lunga una vita e di una carriera.

Nel suo palmares anche una tappa al Giro d'Italia (a Morbegno nel '91), una Tre Valli Varesine e la Parigi-Bruxelles del 1990.

Franco era il ct della nazionale italiana dal 2001. In questo ruolo, che gli sembrava ritagliato addosso, ha vinto quattro titoli mondiali in linea con Cipollini, Bettini (2) e Ballan, oltre al mitico titolo olimpico conquistato ad Atene da Paolo Bettini in uno sprint senza storia vinto sul portoghese Paulinho. Non sarà facile rimpiazzarlo.

Ballerini lascia la moglie Sabrina e i due pargoli Matteo e Giammarco. A loro, a costo di essere banale, va la solidarietà di questo blog e di tutti quelli che davvero amano il ciclismo. Ciao Ballero, sarà difficile pensare a Sydney senza la tua guida ispirata.

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