mercoledì 10 marzo 2010

William, c'est tre Bonnet!

Piazzare l'arrivo in leggera salita di Sain Junien 500 metri dopo uno spartitraffico non è esattamente un'idea brillante. Soprattutto ad inizio stagione, quando la foga e la voglia di rischiare tutto sono ai massimi livelli. Infatti puntualmente succede un casino. La Quick-Step, lanciata pancia a terra per preparare un'eventuale volata di Pineau, si vede piombare tra i piedi Grega Bole, secondo ieri, intento a preparare la volata di Mirco Lorenzetto. Purtroppo, il suo tentativo di interporsi tra i Quick-Step e Peter Sagat fallisce, e Bole ruzzola a terra trascinando Jimmy Casper, quest'ultimo protagonista di un volo niente male.

Per il resto la tappa si risolve in una volata di gruppo al termine di una giornata tranquilla, se rapportata al caos di ieri. Giornata tranquilla che nondimeno ci lascia tre dati importanti:

1- Vince William Bonnet, e per i francesi ormai abituati alle costanti vacche magre è una consolazione non da poco. Se il ventisettenne della Bouygues Telecom riuscirà a dare continuità alle buone sensazioni viste in questo scorso di stagione, forse al Tour i transalpini potrebbero sperare in qualcosa che sia più delle estemporanee azioni da 14 luglio di Voeckler, Moncoutié e simili avventurieri.

2- Secondo si piazza Peter Sagat, già terzo al prologo di domenica. Se in questo caso verrà data continuità alle sensazioni, il ragazzo può fare disastri negli anni a venire. Per ora abbiamo appurato che nelle crono brevi è molto forte e che in volata se la cava mica male. Vedremo come si comporterà domani in una tappa mossa con profilo da classica delle Ardenne, ma in molti siamo pronti a giocarci la casa sul suo futuro.

3- Terzo è Luis Leon Sanchez, il ciclista che d'inverno mette il turbo. Va bene che si è trovato davanti come conseguenza dell'allungo che aveva tentato ai -2, ma riuscire a finire sul podio in una tappa da velocisti non è un brutto dato per un corridore come lui. Domani lo aspetto ad Aurillac.

La quarta frazione della Paris-Nice, come detto, è la Saint Junien-Aurillac di 208 km. Tappa mossa, con la cote de Renaudie - cima a 3 km dal traguardo - che probabilmente sarà decisiva ed ha la fisionomia adatta a scatenare la libido dei big.

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